venerdì 11 settembre 2009

A Scanner Darkly - riflessioni notturne sul nostro "oscuro scrutare"

Serata/nottata libera, questa, per il Club Silencio. L'abbiamo sfruttata davvero per bene, bisogna ammetterlo, guardando il film che da il nome al presente post: A Scanner Darkly - Un Oscuro Scrutare, pellicola realizzata con la tecnica dell'Interpolated Rotoscoping, qui per informazioni, che rende il tutto "un sogno digitale" (cit. mymovies).

Lasciamo a chi di dovere il compito di recensire l'ultima fatica di un Keanu Reeves in carne e cartoni, per carità, ma di comune accordo - designer and writer - pensiamo sia giusto riflettere, anche qui, sulla forza del tema trattato. La droga, la volontà di qualcuno che vuole imporre agli altri di sbagliare per sentirsi migliore e per fare i propri comodi, l'errore che nessuno accetta di "perdonare" o almeno di ignorare, le seconde possibilità negate e gli inganni ad esse legate; un unico filone per il quale scorrono i vizi di una società malata, che sa di essere malata e che nella propria malattia sguazza fino all'implosione. Implosione che nel film in questione non avviene, sia chiaro, ma che è data per imminente, bisognosa di coraggio e forza per palesarsi all'interno di una realtà ambigua e quasi indistinguibile dal falso.

Sul piano del plot, abbiamo notato somiglianze con Last Look Around soprattutto nella parte finale. L'ending non è una vera e propria conclusione, è anzi l'inizio di una vicenda la cui nascita viene approfonditamente raccontata; insomma, A Scanner Darkly entra prepotentemente nella serie "Il viaggio è più importante della meta". Speriamo abbiate apprezzato la "tecnica", visto che l'avete ritrovata (o la ritroverete) in LLA.

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